Attore drammatico inglese. Figlio di un alcolizzato e di una prostituta, fu in
teatro un ragazzo prodigio. Si esibì come cavallerizzo e funambolo in un
circo; poi fu Arlequin in numerose pantomine e si acquistò
popolarità cantando canzoni comiche. Nel 1808 sposò Mary Chambers
dalla quale ebbe due figli. Nel 1813 fu scritturato per il teatro Drury Lane,
dove debuttò nel 1814, con un successo strepitoso. Affrontò con
genialità le parti più impegnative. Recatosi in America, dopo
alcuni buoni successi, incontrò a Boston l'ostilità del pubblico.
Alcolizzato e indebitato tornò in Inghilterra; si manifestarono i primi
grossi segni di squilibrio mentale. La sua attività fu spesso interrotta
da malattie. Nel 1828, riconciliatosi con il figlio Charles recitò con
lui nell'
Otello; durante la recita svenne e dopo poco morì.
K. conferì alla recitazione un nuovo realismo dinamico. La sua
apparizione nei teatri inglesi segnò la fine di un vecchio stile di
recitazione e l'inizio di una nuova era. Alla sua vita si ispirò Dumas
padre, nella commedia
Kean, ou Désordre et génie (Londra
1787 - Richmond 1833).